Calcata - Il fascino di Calcata si scopre nelle sue vetuste pietre e nei selciati consumati, nelle aspre e verdeggianti forre tufacee che la circondano, negli scenari selvaggi e di irripetibile bellezza.
Centro nevralgico della sua notorietà è senza dubbio il borgo, vivace ed attraente. Sulla piazza, nelle sue stradine tortuose, che all'improvviso svelano panorami mozzafiato, nascoste sotto archi ricoperti d'edera, le attvità più curiose, tipiche, artistiche trovano la loro naturale collocazione: restauro mobili, artigianato del cuoio, della ceramica, del vetro, studi d'arte, creazioni di monili, associazioni culturali dove ascoltare musica, gustare dolci genuini o leggere libri. In un mondo quasi fuori dal tempo la vita ferve ed il visitatore può apprezzare offerte culturali di qualità, rivivere il folclore del passato o immergersi nei ritmi veloci del moderno, scoprire la tranquillità di un ambiente incontaminato e suggestivo.
Ad ogni fine settimana il borgo medievale, ai numerosi ospiti, offre nuove iniziative culturali come convegni, concerti, spettacoli teatrali o momenti più frivoli e moderni come i mercatini dedicati allo shopping più strano e creativo.
DA VISITARE
IL PALAZZO BARONALE ANGUILLARA. Le origini del palazzo dovrebbero risalire all'XI secolo. La consistenza del palazzo, fino al XVI secolo circa, era limitata ai due piani seminterrati, di cui restano alcune tracce originarie e il solo piano terra.
Nel corso del Cinquecento gli Anguillara, che vivono il momento di maggior splendore, rafforzano il palazzo e lo ingrandiscono, come testimonia lo stemma bianco sovrastante l'orco d'ingresso al borgo su via degli Anguillara. Nel 1724 muore nel castello uno dei fratelli Anguillara, Lorenzo; come testimonia la lapide che troviamo nella chiesa del SS. Nome di Gesù e come si deduce dallo povertà delle suppellettili inventariate nel 1725, la famiglia è ormai in decadenza.
Nel 1734 Carlo degli Anguillara vende il feudo a Fabrizio Sinibaldi; dei nuovi possidenti troviamo traccia nello stemma di famiglia della sala con la volta a padiglione lunettata, e successivamente, nell'ultimo ventennio del XVIII secolo, nella costruzione del primo piano con due stanze e un sottotetto abitabile, di un oratorio e di una "sala di compagnia" affrescata. Risale proprio a questo momento la trasformazione del castello in palazzo, con la facciata che nasconde la metà inferiore della torre.
Dal 1 805 Calcata passa ad Angelo Mossimi dei duchi di Rignano, che tiene ufficialmente il feudo fino al 1816, quando rinuncia ai diritti baronali. Il palazzo viene dato in affitto fino al 1925 quando viene venduto a Giovanni Ferrauti. Ospita nel tempo scuola e uffici comunali.
L'Ente Parco Valle del Treja acquista il palazzo nel 1987 e lo fa ristrutturare dall'architetto Paolo Portoghesi nel 1995.
Oggi viene utilizzato come spazio espositivo, ospita convegni e corsi di formazione.
MUSEO DI ARTE NELLA NATURA Scoprire il cuore della Valle del Treja attraverso un percorso di arte nella natura.
Opera Bosco è un Museo laboratorio all'aperto di arte contemporanea su tre ettari di bosco dove gli artisti, nella realizzazione delle opere, estendono il concetto di estetica all'ecosistema.
Un itinerario di opere d'arte ed istallazioni realizzate con il materiale naturale del bosco; fonti, stagni, anfiteatro, sculture monumentali, massi di tufo scolpiti, grotte preistoriche, muri a secco, terrazze interpretati da artisti internazionali con il gusto della contemporaneità in simbiosi con I'ambiente.
Ogni anno, in collaborazione con il Ministero della Cultura Francese e per iniziativa della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma e della DARC, il Museo organizza delle manifestazioni di livello europeo.