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Martedì 19 Marzo 2024
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Onano

Onano - Sorge su una rupe tufacea a 510 m s.l.m., a nord-ovest del Lago di Bolsena, non lon­tano dal confine con la Toscana.

 
CENNI STORICI
 
Incerta l'origine del paese. Nei dintorni non mancano testimonianze di epoca etru­sca e romana, ma le prime notizie sicure dell'esistenza di Onano sono conservate in un documento del XII secolo, dove si at­testa che il borgo apparteneva al Conte Marcantonio di Montemarte. Agli inizi del secolo seguente passò sotto il dominio or­vietano e nel 1 355 Innocenzo VI concesse per dieci anni metà dell'abitato a Pietro Farnese e ad Albertozzo Ricasoli, riservan­do per la S. Sede la parte restante; questa situazione perdurò fino al 1398, quando Berardo, della nobile famiglia orvietana dei Monaldeschi della Cervara, divenne Visconte di Onano, riunendo sotto la sua autorità l'intero territorio che, in occasione del matrimonio di suo nipote, Pool Pietro, con Aurelia Colonna, nipote di Martino V, fu elevato al rango di contea. II dominio dei Monaldeschi si estinse nel 1561 , sotto il pontificato di Pio IV, con il passaggio della contea nelle mani degli Sforza. Do­po due secoli di alterne vicende vissute sotto l'autorità dei Marchesi di Proceno e dei Conti di S. Fiore, nel 1707 Onano tornò definitivamente sotto il controllo della Chiesa.
 
DA VISITARE
 
CASTELLO MONALDESCHI DELLA CERVARA
Fu edificato nella prima metà del Quattrocen­to su commissione dei Monaldeschi della Cer­vara. Austero ed elegante, di forma quasi quadrata, è caratterizzato da mura molto spesse alla base ed in alto coronate da men­sole ad archetto. Nel secolo successivo fu fatta costruire un'ag­giunta sul lato occidentale del palazzo. In alto questo torrione terminava con un ampio ter­razzo.Verso la fine del XVI secolo, per volere degli Sforza, fu fatta una ulteriore aggiunta che si eleva a levante con lo spigolo a caratteristica lama da taglio.
Nel 1712 divenne di proprietà della Camera Apostolica e nel 1725, per ordine del Teso­riere Generale Vaticano, vennero eseguiti la­vori di consolidamento e ristrutturazione del palazzo. Quindi ne entrò in possesso la fami­glia Denham ed in seguito andò per succes­sione ai Bosquet. Dal 1870 al 1908 la famiglia Pacelli acqui­stò parte del castello e qui Eugenio Pacelli, fu­turo Papa Pio XII, passò le estati della sua in­fanzia. Poi tornò ad essere per intero dei Bo­sq uet.Attualmente il Castello è proprietà del Comu­ne di Onano e sede municipale. Recenti opere di consolidamento e di restauro hanno portato alla luce alcuni dipinti su muro di scuola francese, fatti eseguire dalla famiglia Bosquet nell'Ottocento.
Chiese di campagna
 
Chiesa MADONNA DELLA FONTANA O DEL SOCCORSO
Costruito nel 1454, era riccamente affresca­ta, tuttavia, a causa delle continue ristruttura­zioni, gran parte dei dipinti non ci è pervenu­ta. L'unica traccia è una parte di affresco sul­l'altare, che rappresenta "la Vergine e i Santi" (secolo XV~, il cui stato di conservazione pur­troppo non è dei migliori. Durante alcuni lavo­ri sono stati rinvenuti altri affreschi della fine del XVI secolo.
 
Chiesa MADONNA DELLE GRAZIE
Chiesetta in stile romanico (la più antica di Onano~ è arricchita da affreschi di Scuola Se­nese, come l'immagine della Vergine col Bam­bino, attribuita al pittore Sano di Pietro IXV se­COM. Essa fu rimaneggiata con aggiunte e ri­facimenti per ben tre volte. Per abbellire la Chiesa, si vollero arricchire le pareti interne di affreschi, ma anche modificare la primitiva composizione del dipinto della Madonna.
Chiesa MADONNA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
Risale al 1668. Chiamata anche Chiesa del­l'Acqua Santa, perché da sotto l'altare era scaturita una vena d'acqua miracolosa, fu affi­data alla Compagnia del SS. Sacramento. Nell'agosto 2003 nell'altare è stata collocata una nuova tela. Il dipinto è la libera riprodu­zione del quadro originale del pittore Vincen­zo Pacelli, zio di Pio XII ~Eugenio Pacelli~, tra­fugato dalla chiesina nel 1975. Il quadro della Trinità era caro alla comunità di Onano, oltre che per la particolare devo­zione popolare alla Vergine Maria, per il fatto che esso costituiva la testimonianza degli anti­chi vincoli che li univa alla famiglia Pacelli. Nella chiesina è inoltre presente una pregevo­le terracotta (Annunciazione) dell'artista ona­nese Claudio Ferri, prematuramente scompar­so nel 1976.
 
Chiesa MADONNA DEL CARMINE
Edificata nel 1668 sulla strada di S. Angelo, fu chiamata Madonna del Bargello e nacque come cappelletta. All'interno vi era raffigurata la SS. Madonna del Carmine, dipinta sulla muraglia; lateral­mente erano affrescate le icone di S. France­sco e S. Carlo. Nel 1964 fu demolita, spostata più in alto e ricostruita l'immagine conservata nell'antica Chiesa. Dell'epoca originaria ormai oggi non si riconosce più nulla.
 
Chiesa MADONNA DEL PIANO
Eretta nel 1493 dalla comunità di Onano, a forma rettangolare, quasi quadrata, è caratte­rizzata da un arco a tutto sesto alleggerito da cornici e scanalature. Al suo interno va segna­lata l'edicola che conserva l'affresco della Ver­gine con il Bambino, attribuito ad Antonio del Massaro detto Pastura, allievo del Perugino.
 
 
PRODOTTI DEL TERRITORIO
 
LA LENTICCHIA La lenticchia di Onano, piccola, tonda, sapori­tissima, ha origini antichissime in quanto era già citata nel 1561 negli statuti cittadini. Alla metà del XIX secolo la sua fama era ormai as­sai diffusa. Riconoscimenti alla lenticchia di Onano si ebbero in Italia ed all'estero in diver­se esposizioni internazionali: a Roma e Buenos Aires nel 1910 e a Londra e Parigi nel 1911. Prodotto "unico", poiché coltivato in un territorio in cui la natura è ancora rispettata e"prezio­so", poiché possiede proprietà organolettiche eccezionali, la lenticchia di Onano è stata sal­vaguardata e promossa dall'Amministrazione Comunale locale attraverso il marchio De. Co., "denominazione comunale di origine". Da se­gnalare la sagra che si tiene nel periodo di Fer­ragosto, in cui il tipico e prelibato prodotto ona­nese, cucinato secondo le antiche ricette tradi­zionali, occupa il posto d'onore sui deschi alle­stiti all'aperto.


 

[Fonte: Viterbo OnLine]

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