Onano - Sorge su una rupe tufacea a 510 m s.l.m., a nord-ovest del Lago di Bolsena, non lontano dal confine con la Toscana.
CENNI STORICI
Incerta l'origine del paese. Nei dintorni non mancano testimonianze di epoca etrusca e romana, ma le prime notizie sicure dell'esistenza di Onano sono conservate in un documento del XII secolo, dove si attesta che il borgo apparteneva al Conte Marcantonio di Montemarte. Agli inizi del secolo seguente passò sotto il dominio orvietano e nel 1 355 Innocenzo VI concesse per dieci anni metà dell'abitato a Pietro Farnese e ad Albertozzo Ricasoli, riservando per la S. Sede la parte restante; questa situazione perdurò fino al 1398, quando Berardo, della nobile famiglia orvietana dei Monaldeschi della Cervara, divenne Visconte di Onano, riunendo sotto la sua autorità l'intero territorio che, in occasione del matrimonio di suo nipote, Pool Pietro, con Aurelia Colonna, nipote di Martino V, fu elevato al rango di contea. II dominio dei Monaldeschi si estinse nel 1561 , sotto il pontificato di Pio IV, con il passaggio della contea nelle mani degli Sforza. Dopo due secoli di alterne vicende vissute sotto l'autorità dei Marchesi di Proceno e dei Conti di S. Fiore, nel 1707 Onano tornò definitivamente sotto il controllo della Chiesa.
DA VISITARE
CASTELLO MONALDESCHI DELLA CERVARA
Fu edificato nella prima metà del Quattrocento su commissione dei Monaldeschi della Cervara. Austero ed elegante, di forma quasi quadrata, è caratterizzato da mura molto spesse alla base ed in alto coronate da mensole ad archetto. Nel secolo successivo fu fatta costruire un'aggiunta sul lato occidentale del palazzo. In alto questo torrione terminava con un ampio terrazzo.Verso la fine del XVI secolo, per volere degli Sforza, fu fatta una ulteriore aggiunta che si eleva a levante con lo spigolo a caratteristica lama da taglio.
Nel 1712 divenne di proprietà della Camera Apostolica e nel 1725, per ordine del Tesoriere Generale Vaticano, vennero eseguiti lavori di consolidamento e ristrutturazione del palazzo. Quindi ne entrò in possesso la famiglia Denham ed in seguito andò per successione ai Bosquet. Dal 1870 al 1908 la famiglia Pacelli acquistò parte del castello e qui Eugenio Pacelli, futuro Papa Pio XII, passò le estati della sua infanzia. Poi tornò ad essere per intero dei Bosq uet.Attualmente il Castello è proprietà del Comune di Onano e sede municipale. Recenti opere di consolidamento e di restauro hanno portato alla luce alcuni dipinti su muro di scuola francese, fatti eseguire dalla famiglia Bosquet nell'Ottocento.
Chiese di campagna
Chiesa MADONNA DELLA FONTANA O DEL SOCCORSO
Costruito nel 1454, era riccamente affrescata, tuttavia, a causa delle continue ristrutturazioni, gran parte dei dipinti non ci è pervenuta. L'unica traccia è una parte di affresco sull'altare, che rappresenta "la Vergine e i Santi" (secolo XV~, il cui stato di conservazione purtroppo non è dei migliori. Durante alcuni lavori sono stati rinvenuti altri affreschi della fine del XVI secolo.
Chiesa MADONNA DELLE GRAZIE
Chiesetta in stile romanico (la più antica di Onano~ è arricchita da affreschi di Scuola Senese, come l'immagine della Vergine col Bambino, attribuita al pittore Sano di Pietro IXV seCOM. Essa fu rimaneggiata con aggiunte e rifacimenti per ben tre volte. Per abbellire la Chiesa, si vollero arricchire le pareti interne di affreschi, ma anche modificare la primitiva composizione del dipinto della Madonna.
Chiesa MADONNA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
Risale al 1668. Chiamata anche Chiesa dell'Acqua Santa, perché da sotto l'altare era scaturita una vena d'acqua miracolosa, fu affidata alla Compagnia del SS. Sacramento. Nell'agosto 2003 nell'altare è stata collocata una nuova tela. Il dipinto è la libera riproduzione del quadro originale del pittore Vincenzo Pacelli, zio di Pio XII ~Eugenio Pacelli~, trafugato dalla chiesina nel 1975. Il quadro della Trinità era caro alla comunità di Onano, oltre che per la particolare devozione popolare alla Vergine Maria, per il fatto che esso costituiva la testimonianza degli antichi vincoli che li univa alla famiglia Pacelli. Nella chiesina è inoltre presente una pregevole terracotta (Annunciazione) dell'artista onanese Claudio Ferri, prematuramente scomparso nel 1976.
Chiesa MADONNA DEL CARMINE
Edificata nel 1668 sulla strada di S. Angelo, fu chiamata Madonna del Bargello e nacque come cappelletta. All'interno vi era raffigurata la SS. Madonna del Carmine, dipinta sulla muraglia; lateralmente erano affrescate le icone di S. Francesco e S. Carlo. Nel 1964 fu demolita, spostata più in alto e ricostruita l'immagine conservata nell'antica Chiesa. Dell'epoca originaria ormai oggi non si riconosce più nulla.
Chiesa MADONNA DEL PIANO
Eretta nel 1493 dalla comunità di Onano, a forma rettangolare, quasi quadrata, è caratterizzata da un arco a tutto sesto alleggerito da cornici e scanalature. Al suo interno va segnalata l'edicola che conserva l'affresco della Vergine con il Bambino, attribuito ad Antonio del Massaro detto Pastura, allievo del Perugino.
PRODOTTI DEL TERRITORIO
LA LENTICCHIA La lenticchia di Onano, piccola, tonda, saporitissima, ha origini antichissime in quanto era già citata nel 1561 negli statuti cittadini. Alla metà del XIX secolo la sua fama era ormai assai diffusa. Riconoscimenti alla lenticchia di Onano si ebbero in Italia ed all'estero in diverse esposizioni internazionali: a Roma e Buenos Aires nel 1910 e a Londra e Parigi nel 1911. Prodotto "unico", poiché coltivato in un territorio in cui la natura è ancora rispettata e"prezioso", poiché possiede proprietà organolettiche eccezionali, la lenticchia di Onano è stata salvaguardata e promossa dall'Amministrazione Comunale locale attraverso il marchio De. Co., "denominazione comunale di origine". Da segnalare la sagra che si tiene nel periodo di Ferragosto, in cui il tipico e prelibato prodotto onanese, cucinato secondo le antiche ricette tradizionali, occupa il posto d'onore sui deschi allestiti all'aperto.